Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’Istruzione costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare delle scuole. Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere ed a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale. Il Curricolo di Istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’Istituto, attraverso un processo in cui si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. A partire dal Curricolo di Istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee alle capacità dell’alunno, dei suoi ritmi e delle sue modalità di apprendimento oltre che dei suoi specifici interessi. La nostra Scuola intende rendere il Curricolo realmente rispondente all'esigenza di innalzare i livelli di istruzione e le competenze degli alunni, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, nonché ogni forma di discriminazione e di bullismo, anche informatico, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dell’alunno al termine del I ciclo di istruzione" (Legge 107/2015, comma 1). Le famiglie degli alunni che non si avvalgono dell’ insegnamento della Religione Cattolica, ai sensi dell’art. 9 punto 2, dell’accordo con la Santa Sede, ratificato con la legge 25 marzo 1985, n. 121, possono richiedere: attività didattiche e formative alternative.